Salvador Dalì, tra arte e mito

Salvador Dalí: tra arte e mito

L’arte dell’iconico maestro Surrealista in mostra al Museo della Fanteria di Roma

Il genio surrealista di Salvador Dalì sbarca a Roma in un’imperdibile mostra allestita nelle sale del Museo Storico della Fanteria dell’Esercito Italiano fino al prossimo 27 luglio.

Salvador Dalì, tra arte e mito, curata da Vincenzo Sanfo, include circa 80 opere, alcune delle quali esposte per la prima volta a Roma, provenienti da collezioni private dal Belgio e dall’Italia. Disegni, sculture, ceramiche, boccette di profumo, incisioni, litografie, documenti, libri e fotografie guidano il visitatore nello sfaccettato universo creativo dell’artista, caratterizzato da un forte anticonformismo e da un potente allaccio con il mondo onirico.

Il percorso espositivo comprende anche opere di altri autori, come Mirò e García Lorca, quest’ultimo presente in un’inedita versione creativa con dei disegni realizzati tra gli anni ’20 e ’30. Entrambi, oltre a condividere i natali spagnoli, hanno prodotto un’arte che vira verso il reame del sogno. E ancora René Magritte, Max Ernst, André Masson, Man Ray, Giorgio de Chirico e scrittori come André Breton e Jean Cocteau.

Salvador Dalì: tra arte e mito
Salvador Dalì: tra arte e mito

Si tratta di una mostra a carattere antologico, che guida lo spettatore in un viaggio tra le molteplici forme di espressione di Salvador Dalì, che, è bene ricordare, non fu soltanto un pittore, ma anche scultore, scenografo, si occupò di moda e, non da ultimo, fu un genio del marketing. Ad esempio, ha inventato il logo Chupa chups, famoso e ben riconoscibile ancora oggi, e disegnò la copertina di famosi dischi come quello di Jackie Gleason, ma anche bottiglie per profumi di brand importanti, come Schiapparelli, che sono delle vere e proprie sculture in vetro, alcune addirittura con un tappo in oro vero, e bottiglie per liquori, come le tre per il Rosso Antico. Infine, realizzò dei bellissimi gioielli, tra i quali la croce di Gala, fatta per la moglie. Tutto ciò rende questa mostra molto trasversale, e di grande interesse non solo per gli appassionati dell’arte, ma anche della moda, del marketing e del ‘personaggio Dalì”, spiega il curatore.

La celebrazione di un artista che ha saputo fare della sua stessa esistenza un’eccentrica e sorprendente opera d’arte avviene proprio in concomitanza con il centenario della nascita del Surrealismo. Importante inoltre che la mostra abbia luogo a Roma, città dove Dalì ha vissuto per lunghi periodi.

Salvador Dali: tra arte e mito

Tra le opere esposte spicca la serie delle illustrazioni dedicate alla Divina Commedia, realizzate su iniziale commissione dello Stato italiano, poi revocata. A quel punto, disegni e schizzi furono acquistati da una società francese, che li rese poi noti in tutto il mondo.

Le opere di Salvador Dalì si agganciano alle profondità dell’inconscio, al mondo della psicoanalisi e dell’ipnosi, dando luogo a un’immersione profonda che, attraverso le forme e i colori allungati sulle sue tele, è in grado di trasportarci verso mondi lontani, collocati in un altrove che è già dentro di noi.


Dal 25 gennaio al 27 luglio 2025

Museo Storico della Fanteria, Piazza di Santa Croce in Gerusalemme 7

Orari: Lun-Ven 09.30 – 19.30; Sab – Dom 09.30 – 20.30

Biglietti: Intero weekend e festivi €15; Intero feriali €13; Ridotto €10

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