L’arte vista al femminile in una ricca mostra con più di 130 opere che percorrono due secoli di storia
La presenza artistica delle donne nella Roma capitale delle Arti tra XVI e XIX secolo è al centro della mostra Roma Pittrice. Artiste al lavoro tra XVI e XVIII secolo, nelle sale del Museo di Roma a Palazzo Braschi fino al prossimo 23 marzo. Un percorso di oltre 130 opere, alcune inedite o esposte per la prima volta, per raccontare le tante artiste che dal XVI al XIX secolo hanno fatto di Roma il loro luogo di studio e di lavoro con una produzione ricca, variegata e di assoluto rilievo artistico, spesso purtroppo relegate a una sorta di “silenzio” storiografico.
Sono cinquantasei le artiste presenti nella mostra, che ripercorre le loro vicende professionali e biografiche, spesso ignote a causa della mancanza di documentazione o perché le loro opere erano state attribuite ai lavori di maestri e familiari uomini. Maria Felice Tibaldi Subleyras, Angelika Kaufmann, Laura Piranesi, Marianna Candidi Dionigi, Louise Seidler ed Emma Gaggiotti; e ancora le notissime Lavinia Fontana, Artemisia Gentileschi e Giovanna Garzoni, insieme alle meno conosciute Giustiniana Guidotti, Ida Botti o Amalia De Angelis e molte altre.
Il percorso, cronologico e tematico, descrive il progressivo inserimento di queste pittrici nel mercato internazionale, e il faticoso conseguimento del pieno accesso alla formazione e alle più importanti istituzioni della città, quali l’Accademia di San Luca e l’Accademia dei Virtuosi al Pantheon.
La prima sala è dedicata alla bolognese Lavinia Fontana, seguita dal talento indiscusso di Artemisia Gentileschi, di cui spicca la Giuditta e la serva con la testa di Oloferne, riproposizione con toni più tenebrosi di un dipinto del padre Orazio.
Importante la presenza di Giustiniana Guidotti, con l’unica opera da lei realizzata sinora nota, esposta qui per la prima volta. Il Seicento è ben rappresentato dalle nature morte di Laura Bernasconi, Anna Stanchi e Giovanna Garzoni oltre che dalla sezioni dedicate al ritratto, alla grafica e alla miniatura.
Attraverso cinque dipinti viene illustrato poi il percorso artistico di Angelika Kauffmann, pittrice internazionale che si stabilisce a Roma, dove la sua casa-atelier diventa un luogo di incontro per tanti intellettuali.
Ampio spazio, poi, all’incisora Laura Piranesi e altre pittrici che, con il loro operato, consolidano la presenza nelle accademie e il successo nel mercato dell’arte, tra cui Élisabeth Vigée, Caterina Cherubini e Maria Felice Tibaldi. Di Emma Gaggiotti si espone per la prima volta il Ritratto di famiglia, oltre alla Venere degli Uffizi e la Sacra Famiglia dei Vaticani.
Il percorso di visita si conclude con le ultime tre sale, articolate per temi: soggetti religiosi e di storia, ritratto, e infine paesaggio e natura morta.
A corredo della mostra anche un ciclo di incontri aperti al pubblico dove verranno toccati altri ambiti disciplinari in cui la presenza delle donne è stata rilevante e ha lasciato il segno nel tempo, con ospiti internazionali. Sono inoltre in programma appuntamenti guidati accessibili a persone con disabilità visiva e uditiva.
Dal 25 ottobre 2024 al 23 marzo 2025
Museo di Roma – Palazzo Braschi
Piazza San Pantaleo, 10 – Piazza Navona, 2
Orari: Dal martedì alla domenica 10:00-19:00
Biglietti: Intero €14, Ridotto €11