La 48ª edizione del Roma Jazz festival: esperienze totalizzanti tra musica, videoarte e realtà virtuale
Il Roma Jazz Festival torna ad animare la capitale dal 3 al 23 novembre con 23 concerti tra l’Auditorium Parco della Musica “Ennio Morricone”, La Casa del Jazz e il Monk Roma, oltre a una mostra fotografica e una serie di appuntamenti dedicati ai più piccoli.
Uno dei più importanti festival europei che da quasi mezzo secolo porta a Roma non solo i grandi nomi storici della scena internazionale ma anche, con instancabile curiosità e sensibilità, quegli esponenti delle nuove generazioni che continuano a innovare un genere musicale per sua natura senza confini.
Hybrid è il concetto-guida che attraversa questa edizione del Roma Jazz Festival, a simboleggiare che il leit motiv di questa manifestazione continua ad essere lo studio delle infinite evoluzioni di un genere che mai come oggi sembra conoscere confini.
Infinite le ibridazioni – siano esse espressive, stilistiche, culturali o geografiche – che attraversano la programmazione, la cui apertura il 1 novembre è significativamente affidata alla sassofonista americana Lakecia Benjamin, pronta a stupire il pubblico del festival con quell’esplosiva fusione di jazz, R’N’B e funk che vien fuori dal suo ultimo album, Phoenix.
Come sempre al festival non mancano i grandi nomi. È il caso di Pat Metheny, icona per eccellenza della chitarra fusion, che il 4 novembre al Roma Jazz Festival si esibirà in uno straordinario concerto, presentando alcuni brani del suo ultimo album MoonDial. Altro grande protagonista di questa edizione, il sassofonista americano Bill Evans che dopo 30 anni di carriera da solista oggi non smette di innovare creando nuove relazioni con musicisti di diversa estrazione.
L’11 novembre al Roma Jazz Festival 2024 arriva con una formazione stellare, The VansBand All Stars, in cui spiccano il grande Gary Husband e Felix Pastorius (figlio del mito Jaco). Fra i giganti della scena mondiale ci sono anche il contrabbassista britannico Dave Holland che ritorna al Festival il 19 novembre con la formazione Crosscurrents Trio, che include il percussionista Zakir Hussain e il sassofonista Chris Potter, mettendo in connessione il jazz con la musica indiana; e il percussionista americano dall’incredibile carriera, a lungo batterista degli Art Ensemble of Chicago, l’alfiere del Panafricanismo musicale (e culturale) Famoudou Don Moye, il 16 novembre con la formazione Odissey&Legacy Trio.
Decisamente più giovane ma già brillante astro del panorama internazionale è invece il sassofonista James Brandon Lewis. 41 anni, di Buffalo, Stato di New York, background gospel, educazione cristiana, Lewis riesce a trovare il perfetto equilibrio fra l’intensità spirituale e la libertà dell’improvvisazione. Alla guida del Red Lily Quintet, il 22 novembre si esibirà lasciandosi ispirare dalla indimenticata stella del gospel Mahalia Jackson.
Gli artisti che si esibiranno vengono dai 4 angoli del globo: all’interno della programmazione della 48° edizione trovano ampio spazio musicisti provenienti dall’Azerbaijan, dalla Siria, dalla Repubblica Ceca e dalla Norvegia. Da Baku arriva ad esempio il pianista e compositore Isfar Sarabski che il 23 novembre incanterà il pubblico con il suo jazz impressionista denso di riferimenti alla tradizione folklorica azera e alle sperimentazioni elettroniche.
Il 22 novembre si esibirà inoltre il pluripremiato pianista nato nel campo profughi palestinese Yarmouk Aeham Ahmad, fuggito poi dalle persecuzioni dei miliziani dell’Isis per approdare, dopo un lungo viaggio nel Mediterraneo, in Europa. La pianista e compositrice ceca Nikól Boková arriva al Festival il 21 novembre per presentare il suo ultimo album Expedition, che mette in dialogo il jazz con la musica classica, il minimalismo e la musica pop. Il trombettista norvegese Nils Petter Molvær, considerato un pioniere del nu jazz, è invece special guest, insieme allo straordinario percussionista Michele Rabbia, il 13 novembre del progetto (R)Evolution.
Forte la presenza femminile all’interno della programmazione: Camilla Battaglia il 23 novembre presenta Elektra, un concerto ispirato a personaggi femminili archetipici ancora oggi legati a stereotipi sociali, la pianista e compositrice greca Tania Giannouli, al festival in Trio il 21 novembre per presentare le sue sonorità frutto di molteplici ispirazioni. Senza dimenticare la stella del jazz italiano, la pianista Rita Marcotulli pronta ad accompagnare il pubblico il 20 novembre in un viaggio nell’opera di Caravaggio dal titolo Caraviaggianti tra jazz, elettronica, classica, contemporanea con i testi di Stefano Benni. Infine, la grande personalità di Nubya Garcia, sassofonista e compositrice che il 10 novembre salirà da sola sul palco per suonare sax, batteria, tastiere e basso in un vortice di sonorità jazz, R’N’B, dub, ska e broken beat.
Contaminazione è la parola d’ordine di Murubutu, fra gli assoluti protagonisti della scena hip-hop italiana: al Roma Jazz Festival si esibirà il 21 novembre insieme alla Moon Jazz Band.
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Ampio spazio è dedicato anche ai più giovani, sia sul fronte artistico che del pubblico. Si parte subito il 7 novembre con l’Orchestra Nazionale Jazz Giovani Talenti diretta da Paolo Damiani, una produzione Fondazione Musica per Roma, nata per valorizzare i nuovi talenti emergenti nel panorama jazzistico italiano. Sono ben 4 gli appuntamenti riservati all’infanzia, fra il 16 e il 23 novembre: Un pianoforte come cielo per i bambini da 0 a 3 anni, Jazzole storie e coccole in chiave jazz per bambini dai 3 agli 8 anni e Piano leggendo per bambini dai 4 ai 10 anni. Il 17 novembre sarà invece la volta di L’Orchestra Jazz che vorrei – L’Aquila diretta da Pasquale Innarella, per bambini e ragazzi tra gli 8 e i 18 anni. L’inclusività è poi il concetto che sta alla base di BIO – Blind International Orchestra, costituita da musicisti ciechi fra i 12 e i 65 anni che si esibiranno il 17 novembre in compagnia del celebre sassofonista argentino Javier Girotto.
Il 23 novembre il Roma Jazz Festival ospita anche Nero a metà Experience, tributo a Pino Daniele eseguito, fra gli altri da coloro che lo hanno conosciuto e accompagnato nel suo percorso artistico: Gigi De Rienzo, Ernesto Vitolo, e Agostino Marangolo.
Infine, dal 9 al 24 novembre saranno allestite le mostra fotografiche Il jazz e l’energia del sorriso e Detective stories, realizzata da Marcello Piras.
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PROGRAMMA ROMA JAZZ FESTIVAL EDIZIONE 2024
VENERDÌ 1 NOVEMBRE
Lakecia Benjamin “Phoenix”
Auditorium Parco della Musica – ore 21:00
LUNEDÌ 4 NOVEMBRE
Pat Metheny “The Dream Box”
Auditorium Parco della Musica – ore 21:00
GIOVEDÌ 7 NOVEMBRE
Onjgt “Incontrimprovvisi”
Casa del Jazz – ore 21:00
SABATO 9 NOVEMBRE
Deniss Paškevičs Quartet
Casa del Jazz – ore 21:00
DOMENICA 10 NOVEMBRE
Nubya Garcia
Monk Roma – ore 21:00
LUNEDÌ 11 NOVEMBRE
Bill Evans Vansband Allstars
Auditorium Parco della Musica – ore 21:00
MERCOLEDÌ 13 NOVEMBRE
(R)Evolution
Auditorium Parco della Musica – ore 21:00
VENERDÌ 15 NOVEMBRE
Collettivo Immaginario
Casa del Jazz – ore 21:00
SABATO 16 NOVEMBRE
Un Pianoforte Come Cielo
Auditorium Parco della Musica – ore 10:00
Jazzole Storie e Coccole in Chiave Jazz
Auditorium Parco della Musica – ore 11:30
Famoudou Don Moye “Percussion & Brass Express” Trio
Auditorium Parco della Musica – ore 21:00
DOMENICA 17 NOVEMBRE
Bio – Blind International Orchestra
Auditorium Parco della Musica – ore 18:00
MARTEDÌ 19 NOVEMBRE
Crosscurrents Trio
Auditorium Parco della Musica – ore 21:00
MERCOLEDÌ 20 NOVEMBRE
Rita Marcotulli “Caravaggianti”
Auditorium Parco della Musica – ore 21:00
GIOVEDÌ 21 NOVEMBRE
Nikol Bóková Quartet “Expedition”
Casa del Jazz – ore 21:00
Tania Giannouli Trio
Auditorium Parco della Musica – ore 21:00
Murubutu & Moon Jazz Band
Auditorium Parco della Musica – ore 21:00
VENERDÌ 22 NOVEMBRE
James Brandon Lewis Red Lily Quintet
Auditorium Parco della Musica – ore 21:00
Aeham Ahmad
Auditorium Parco della Musica – ore 21:00
SABATO 23 NOVEMBRE
Un Pianoforte Come Cielo
Auditorium Parco della Musica – ore 10:00
Piano Leggendo
Auditorium Parco della Musica – ore 11:30
Neroametà
Casa del Jazz – ore 21:00
Isfar Sarabski Quartet “Planet”
Casa del Jazz – ore 21:00
Camilla Battaglia “Elektra”
Casa del Jazz – ore 21:00
3 – 23 Novembre, 2024
Auditorium Parco della Musica
Viale Pietro de Coubertin
Monk Club
Via Giuseppe Mirri, 35
Casa del Jazz
Villa Osio, Viale di Porta Ardeatina, 55