Nuovo Dpcm Natale: stop agli spostamenti tra regioni dal 21 dicembre fino al 6 gennaio
Spostamenti tra regioni e comuni
Il governo ha imposto dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 il divieto, su tutto il territorio nazionale, di ogni spostamento in entrata e in uscita tra diverse regioni o province autonome, e nelle giornate del 25 e del 26 dicembre 2020 e del 1° gennaio 2021 è vietato anche ogni spostamento tra comuni, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, con esclusione degli spostamenti verso le seconde case.
Quarantena per chi torna dall’estero
Dal 10 dicembre al 15 gennaio chi arriva in Italia da uno dei 27 paesi dell’Unione Europea o da Andorra, Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Regno Univo, Svizzera o principato di Monaco dovrà fare un tampone molecolare o antigenico nello Stato da cui proviene 48 ore prima dell’arrivo sul territorio nazionale. Dal 21 dicembre al 6 gennaio le regole si restringono ancor di più e il solo tampone andrà bene solo se l’ingresso in Italia avviene per esigenze lavorative, di studio, di salute, di urgenza o per far ritorno alla propria residenza o al proprio domicilio. Nel caso in cui si viaggi per vacanza, turismo, interesse culturale scatterà invece l’obbligo di quarantena appena arrivati.
Coprifuoco
E’ confermato il coprifuoco su tutto il territorio nazionale dalle 22.00 alle 5, che viene prolungato fino alle 7 di mattina il primo gennaio.
Messa di Natale
La tradizionale Messa della notte di Natale viene anticipata alle ore 20 per rispettare il coprifuoco delle ore 22.
Ristoranti e bar
Le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) sono consentite dalle ore 5.00 fino alle ore 18.00; il consumo al tavolo è consentito per un massimo di quattro persone per tavolo, salvo che siano tutti conviventi; dopo le ore 18,00 è vietato il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici e aperti al pubblico; resta consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati; dalle ore 18.00 del 31 dicembre 2020 e fino alle ore 7.00 del 1° gennaio 2021, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera; resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio.
Shopping natalizio
I negozi restano aperti fino alle ore 21, ma i centri commerciali resteranno chiusi nei weekend e nei giorni festivi ad eccezione delle farmacie, parafarmacie, punti vendita di generi alimentari, di prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi ed edicole.
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Hotel e cenone di Capodanno
E’ consentita senza limiti di orario la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive limitatamente ai propri clienti, che siano ivi alloggiati. Dalle ore 18.00 del 31 dicembre 2020 e fino alle ore 7.00 del 1° gennaio 2021, la ristorazione negli alberghi e in altre strutture ricettive è consentita solo con servizio in camera.
Impianti sciistici
Restano chiusi fino al 6 Gennaio gli impianti nei comprensori sciistici, che possono essere utilizzati solo da parte di atleti professionisti e non professionisti, riconosciuti di interesse nazionale dal CONI, CIP o Federazioni. A partire dal 7 gennaio 2021, gli impianti di sci sono aperti a tutti secondo delle apposite linee guida.
Musei, concerti e cinema
Resta confermata la chiusura di tutte le mostre, musei, concerti, teatri, cinema ed istituti culturali, con la sola eccezione delle biblioteche e archivi dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione.
Sports, palestre e centri benessere
Tutte le palestre, piscine, centri benessere e spa devono restare chiusi. E’ consentito svolgere attività sportiva o attività motoria all’aperto, anche presso centri sportivi, aree attrezzate, parchi pubblici, ove accessibili, purché comunque nel rispetto delle norme di distanziamento sociale.
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Scuole e università
Il nuovo Dpcm prevede il ritorno in aula per almeno il 75 per cento della popolazione studentesca della Scuola superiore a partire dal 7 gennaio.
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