Raffaello e la Domus Aurea: l’invenzione delle grottesche

La mostra “Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche” celebra i 500 anni dalla nascita di Raffaello Sanzio e il nuovo ingresso della Domus Aurea.
Roma, Domus Aurea. Padiglione di colle Oppio. Dettaglio della volta della Sala 80 (cd. della Volta Dorata). Crediti: ©ph. ERCO illuminazione

La Domus Aurea riapre al pubblico con una mostra dedicata a Raffaello. Prorogata fino ad aprile.

La Domus Aurea, residenza dell’imperatore Nerone situata nel Parco Archeologico del Colosseo a Roma, riapre al pubblico dopo la chiusura decretata nel marzo 2020 con un’originale mostra dedicata a Raffaello, un nuovo ingresso di accesso e un percorso di visita del monumento ricco di novità.

Durante il periodo del lockdown, infatti, il Parco archeologico del Colosseo ha incrementato i lavori di restauro e di ripristino degli ambienti della Domus Aurea portando alla luce dei bellissimi affreschi, prima non visibili, collocando nel percorso espositivo alcune sculture, fino ad oggi conservate nel deposito del monumento, e rinnovando completamente l’impianto di illuminazione del percorso di visita con un progetto di lighting sostenibile realizzato da Erco. E’ stato realizzato, inoltre, un nuovo ingresso per il pubblico firmato dall’architetto Stefano Boeri che, dal parco del colle Oppio, conduce direttamente alla Sala Ottagona, sede della mostra. 

Roma, Domus Aurea. Padiglione di colle Oppio. Grande Criptoportico 92. Particolare della volta. Crediti: ©ph. ERCO illuminazione

La Domus Aurea: la residenza dell’imperatore Nerone

La Domus Aurea, fatta costruire come propria residenza dall’imperatore Nerone dopo l’incendio del 64 d.C., si sviluppava su un terreno di circa 80 ettari tra il Palatino, l’Esquilino e il Celio e comprendeva una serie di edifici separati da giardini, boschi, vigneti e da un lago artificiale, situato nell’area dove oggi sorge il Colosseo. L’enorme complesso, progettato dagli architetti Severus e Celer e decorato dal pittore Fabullus, includeva bagni con acqua normale e sulfurea, diverse sale per banchetti, tra cui la famosa coenatio rotunda che ruotava su se stessa, e un enorme vestibolo che ospitava l’imponente statua dell’imperatore Nerone nelle vesti del dio Sole.

Stucchi, affreschi e marmi colorati con rivestimenti in oro e pietre preziose caratterizzavano tutti gli interni della nuova residenza imperiale conferendo un tocco di fastosità e sontuosità. Della Domus Aurea, distrutta dopo la morte di Nerone, è rimasto solo il padiglione orientale con 153 ambienti sotterranei le cui decorazioni a fresco e a stucco, chiamate “grottesche”, hanno ispirato gli artisti del Rinascimento e del Barocco, segnando lo sviluppo dell’arte in tutto il mondo. 

Statua dell’Atlante Farnese, Napoli, MANN. Mostra “Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche.” Allestimento e Interaction Design a cura di Dotdotdot. Photo by Andrea Martiradonna. © All rights reserved Dotdotdot

La mostra “Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche”

La Domus Aurea ospita, fino al 7 gennaio 2022, la mostra “Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche”. Un’esposizione programmata prima della pandemia dal Parco Archeologico del Colosseo per rendere omaggio al grande artista Raffaello Sanzio (Urbino 1483 – Roma 1520), nell’anno della celebrazione dei 500 anni dalla sua morte, e per illustrare l’eccezionale storia della riscoperta dei bellissimi affreschi originali della residenza di Nerone.

“Una storia che comincia quando, alla fine del Quattrocento, artisti e antiquari s’imbattono, inizialmente quasi per caso, negli ambienti, ormai sotterranei, della Domus Aurea e vengono attratti dalle ricche decorazioni miracolosamente conservate, da cui traggono ispirazioni che daranno origine ad un particolare stile detto ‘delle grottesche.’ Pinturicchio è stato il primo artista rinascimentale che ripropone nelle proprie opere stilemi tratti dalle decorazioni della reggia neroniana. Nello stesso periodo altri artisti straordinari, e tra tutti Raffaello, vengono affascinati da questi ambienti sotterranei e ne ripropongono motivi compositivi per le loro grottesche,” racconta Alfonsina Russo, Direttore del Parco Archeologico del Colosseo.

Mostra “Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche.” Allestimento e Interaction Design a cura di Dotdotdot. Photo by Andrea Martiradonna. © All rights reserved Dotdotdot

La mostra, promossa dal Parco Archeologico del Colosseo, prodotta da Electa e curata da Vincenzo Farinella e Alfonsina Russo con Stefano Borghini e Alessandro D’Alessio, si sviluppa nella Sala Ottagona e nei cinque ambienti attigui oltre alle Stanze di Achille a Sciro e di Ettore e Andromaca ancora preziosamente affrescate, dove si possono ammirare tracce delle cosiddette “grottesche”. Un allestimento interattivo e multimediale, progettato da Dotdotdot, coinvolge il visitatore con proiezioni e musiche digitali che evocano immagini e suoni dell’antica Roma. 

“Contestualmente a lavori complessi di messa in sicurezza degli ambienti sotterranei, con questa esposizione si è cercato di restituire al pubblico, attraverso una visita ‘immersiva’ che utilizza le più innovative tecnologie di realtà virtuale, le stesse emozioni che hanno provato Raffaello e gli altri artisti rinascimentali a contatto con questo scrigno prezioso dell’antichità,” spiega Alfonsina Russo.

Nuovo ingresso Domus Aurea, Roma. Stefano Boeri Architetti. Crediti: ph. Lorenzo Masotto

Un nuovo ingresso per la Domus Aurea

In occasione della mostra “Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche” è stato inaugurato un nuovo ingresso alla Domus Aurea e una passerella pedonale di accesso che, illuminata da una direttrice di luce, conduce dal Parco del colle Oppio fino alla Sala Ottagona, meta finale dell’itinerario. Il progetto, a firma di Stefano Boeri Architetti, offre ai visitatori un’occasione unica e straordinaria per ammirare le stratificazioni della storia e la bellezza degli ambienti ipogei scendendo direttamente nel cuore della residenza neroniana, una delle più straordinarie ricchezze archeologiche italiane.

“L’intervento che abbiamo progettato si insinua tra le rovine, sfiorandole, ma rimanendo completamente autonomo e autoportante rispetto alle murature esistenti. Il rispetto per la realtà in cui si inserisce ci ha spinto a dedicare una particolare attenzione alle procedure di costruzione in un ambiente tanto delicato, tale da effettuare una posa in opera artigianale e interamente manuale, escludendo l’utilizzo di macchinari e di saldature in loco che avrebbero potuto compromettere i sistemi murari limitrofi,” spiega l’architetto Stefano Boeri.

Roma, Domus Aurea. Padiglione di Colle Oppio. Sala 45 (cd. Ninfeo di Ulisse e Polifemo). Crediti: ©ph ERCO illuminazione

Raffaello e la Domus Aurea. L’invenzione delle grottesche

Domus Aurea, Viale Serapide nel parco del colle Oppio

Fino al 3 aprile 2022
Tutti i giorni 9:00-18:30

Biglietti: €12-9

raffaellodomusaurea.it

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