Oste ai Banchi si rinnova: cucina romana all’insegna della convivialitá
Una volta l’oste era il vero padrone di casa. Si presentava a ogni tavolata, spesso con fare un pó burbero, per proclamare il menu ed intrattenere i commensali dispensando storie a volontà. Questo succede ancora da Oste ai Banchi, nel Rione Parione, vicino a Campo de’ fiori.
Il ristorante del nostro oste Massimo Pulicati e della chef Maria Luisa Zaia, situato in una stretta via acciottolata poco distante dalle zone più battute dai turisti, si trova in mezzo ad un reticolo di strade, dove gli edifici storici si aprono su una piazza ben frequentata dalla gente del posto, soprattutto nel periodo estivo.
Scrivere dell’Oste ai Banchi significa prima di tutto raccontare la storia dei suoi proprietari. È una storia d’amore, di legami familiari e di passione per le tradizioni romane. Tutto è iniziato negli anni 80 quando la madre di Maria Luisa la spronò a iniziare un nuovo percorso professionale. Non capita tutti i giorni di trovare qualcuno che da guardia carceraria (a Rebibbia, più precisamente) passi a dedicarsi all’arte culinaria. È il caso di Massimo e Maria Luisa che ormai possono contare su 44 anni di matrimonio e di avventure in giro per la penisola italiana al fine di sperimentare e scoprire nuovi sapori.
“Accompagno il cliente con il sorriso e una battuta, in modo informale cerco di guidarlo in un viaggio degustativo alla scoperta del nostro ristorante”.
Inaugurato inizialmente nel 2019, l’Oste ai Banchi è stato rinnovato recentemente, assumendo una nuova veste più elegante e ricercata, non solo per quanto riguarda l’arredamento della sala ma anche nell’offrire combinazioni culinarie leggere ed innovative. Il locale è intimo e offre la possibilitá di gustare un calice e un tagliere seduti ai “banchi” oppure nella sala ricavata da un convento quattrocentesco.
Tutto ciò è stato possibile grazie al contributo di Marco Scarafoni che nel suo ruolo di somellier, invita gli ospiti ad assaggiare i piatti della tradizione romana uniti a sofisticati abbinamenti di vini bianchi, bollicine francesi e vini delle cantine laziali.
“Una carta dei vini alfiere dell’enologia laziale, sempre in evoluzione e soprattutto che dà a tutti i nostri clienti la possibilità di bere e abbinare cibo-vino in modo sempre soddisfacente“, dichiara Marco.
Massimo condivide storie a non finire, ogni piatto racconta un’avventura e una parte del suo percorso di formazione gastronomica. Dalle sperimentazioni della coppia romana, celebriamo il successo del carcotto, un carpaccio cotto di punta di petto con riduzione al cesanese – ottimo anche per tutte le persone che seguono una dieta priva di derivati del maiale – e della soffice, accogliente Crema Luisa.
“Sono andato a Milano, in via Bonvesin della Riva, a mangiare da Gualtiero Marchesi e ho studiato con Claudio Benporat, uno dei più grandi studiosi della cucina italiana“, racconta Massimo. La passione della coppia per la cucina dell’antica Roma e del Medioevo si ritrova nei loro piatti, inspirati alla tradizione, leggeri e gustosi.
E se siete in cerca di curiosità, non potrete non notare la fontana di acqua vergine appena entrati nel ristorante. Una vera fonte di acqua corrente derivante dall’acquedotto romano!
Indirizzo:
Via dei Banchi Vecchi, 140
Orari di apertura:
Martedì – Venerdì: 19-00 – 23.00
Sabato: 12.00 – 15.00; 19.00 – 23.00
Domenica: 12.00 – 15.00
Contatti:
06 87656724 -333 3900984