Sebastião Salgado “Amazônia” al MAXXI

Mostra “Amazônia” Sebastião Salgado at MAXXI
© Sebastião Salgado/Contrasto - Indiana Yawanawá. Stato di Acre, Brasile, 2016.

Al MAXXI l’unica tappa italiana della mostra

A Roma il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo celebra il grande fotografo brasiliano Sebastião Salgado e ospita, fino al 13 febbraio 2022 (prorogata fino al 21 agosto), la mostra Sebastião Salgado. Amazônia. L’esposizione prodotta dal MAXXI in collaborazione con Contrasto è curata da Lélia Wanick Salgado, sua compagna di vita e di viaggio, con il sostegno del Global partner Zurich e dello sponsor Bulgarelli Production.

La mostra presenta, con oltre 200 immagini, la foresta amazzonica nella sua bellezza, maestosità e fragilità invitando i visitatori a riflettere sulle attuali tematiche ambientali e sulla necessità di proteggere questo tesoro della natura, polmone verde del mondo, e le popolazioni indigene che la abitano e la custodiscono.

“Il MAXXI è onorato di ospitare questa mostra, che ci conduce in un viaggio straordinario nella bellezza, nella forza e nella fragilità di un ambiente unico al mondo i cui custodi, le popolazioni che lo abitano, rischiano l’estinzione. Mentre a Milano si svolgono gli incontri Youth4Climate e Pre-COP26, attraverso l’arte e la potenza delle immagini di Salgado vogliamo lanciare un grido d’allarme: secondo una recente ricerca pubblicata su Nature, oggi a causa degli incendi e della deforestazione la foresta amazzonica produce più CO2 di quanta riesca ad assorbirne. E’ una scoperta sconcertante e bisogna intervenire subito. L’Amazzonia è il giardino della terra. Salvarla, rispettare e proteggere i suoi custodi significa avere cura del mondo e impedire un genocidio. L’Amazzonia siamo noi. Salviamoci con loro, non per loro. Insieme”

afferma Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI.
“Amazônia” Sebastião Salgado Exhibition at MAXXI
Arcipelago fluviale di Mariuá. Rio Negro. Stato di Amazonas, Brasile, 2019. © Sebastião Salgado/Contrasto

“Sebastião Salgado ci ha insegnato che con la fotografia possiamo capire il mondo, percorrerlo, comprendere i suoi drammi profondi e la sua bellezza incontaminata; la sua forza come le sue fragilità da difendere. Il progetto Amazônia ne è la prova. Seguendo il filo delle immagini, magistralmente disposte nello spazio dalla cura di Lélia Wanick, impariamo a conoscere il cuore verde e prezioso del nostro pianeta e a capire come dobbiamo preservarlo. Con Amazônia Salgado rinnova la tradizione della grande fotografia di impianto umanista che, tra documentazione e interpretazione, ci mostra come nella storia non esistano sogni solitari” spiega Roberto Koch, editore di Contrasto.

Mostra “Amazônia” Sebastião Salgado at MAXXI
© Sebastião Salgado/Contrasto – Rio Jaú. Stato di Amazonas, Brasile, 2019.

Un’occasione unica per immergersi nella foresta amazzonica

La vegetazione rigogliosa, le montagne maestose, i fiumi che l’attraversano, i paesaggi sconfinati, la cultura delle popolazioni indigene che la abitano e la custodiscono, sono presentate in Amazônia.  Una mostra che documenta l’immensa potenza della natura di quei luoghi e allo stesso tempo la fragilità offrendo al visitatore un’occasione unica per immergersi nella foresta amazzonica brasiliana. Una foresta pluviale che occupa un terzo del continente sudamericano e che, attraversata dal Rio delle Amazzoni, riversa nell’Oceano Atlantico il 20% dell’acqua dolce di tutta la Terra. Dopo il progetto Genesi, dedicato alle regioni più remote del pianeta per testimoniarne la bellezza, Salgado ha intrapreso una nuova serie di viaggi per catturare l’incredibile ricchezza e varietà della foresta amazzonica brasiliana e i modi di vita dei suoi popoli, stabilendosi nei loro villaggi per settimane e fotografando i diversi gruppi etnici.

“Questa mostra è il frutto di sette anni di vissuto umano e di spedizioni fotografiche compiute via terra, acqua e aria. Sin dal momento della sua ideazione, con Amazônia volevo ricreare un ambiente in cui il visitatore si sentisse avvolto dalla foresta e potesse immergersi sia nella sua vegetazione rigogliosa sia nella quotidianità delle popolazioni native. Queste immagini vogliono essere la testimonianza di ciò che resta di questo patrimonio immenso, che rischia di scomparire. Affinché la vita e la natura possano sottrarsi a ulteriori episodi di distruzione e depredazione, spetta a ogni singolo essere umano del pianeta prendere parte alla sua tutela”

spiega Sebastião Salgado.
Mostra “Amazônia” Sebastião Salgado at MAXXI
Sebastião Salgado. Amazônia. © Musacchio Ianniello & Pasqualini, Courtesy Fondazione MAXXI.

Il percorso espositivo

Amazônia, allestita nella Galleria 4 al Piano 1 del MAXXI, conduce il visitatore in un percorso espositivo immersivo e multisensoriale che, con immagini, filmati e suoni, lo invita ad esplorare la mostra perdendosi proprio come in una foresta. Lo spazio, quasi completamente buio, viene ritmato da una sequenza di oltre 200 bellissime fotografie in bianco e nero, poste su panelli sospesi dal soffitto a varie altezze e realizzati in diversi formati.

Due sale espositive di forma cilindrica e dipinte con dell’ocra rossa scandiscono lo spazio e ricordano le “ocas”, tipiche abitazioni indigene, evocando in modo vivido i piccoli e isolati insediamenti umani nel cuore della giungla. All’interno delle sale ci sono dei monitor sospesi dal soffitto: i filmati ritraggono i leader delle comunità indigene che raccontano la propria vita, i loro problemi e le proprie usanze. Le musiche composte appositamente per la mostra da Jean-Michel Jarre accompagnano il visitatore nel percorso espositivo con suoni ispirati a quelli autentici della foresta come il fruscio degli alberi, i versi degli animali, il canto degli uccelli o il rumore dell’acqua che cade a picco dalle montagne.

Sono parte integrante dell’esposizione anche le due sale di proiezione dedicate a due temi differenti: in una è mostrato il paesaggio boschivo, le cui immagini scorrono accompagnate dal suono del poema sinfonico Erosão, opera del compositore brasiliano Heitor Villa-Lobos (1887-1959); nell’altra sono esposti alcuni ritratti di donne e uomini indigeni con in sottofondo una musica appositamente composta dal musicista brasiliano Rodolfo Stroeter.

“Una mostra fotografica è l’espressione visiva di un’idea, una rappresentazione pensata per convogliare un punto di vista. Sin dal momento della sua ideazione, attraverso la mostra Amazônia volevo ricreare un ambiente in cui il visitatore si sentisse avvolto dalla foresta e potesse immergersi sia nella sua vegetazione rigogliosa che nella quotidianità delle popolazioni native”

afferma Lélia Wanick Salgado, curatrice della mostra.
Mostra “Amazônia” Sebastião Salgado at MAXXI
© Sebastião Salgado/Contrasto – Anavilhanas, isole boscose del Río Negro. Stato di Amazonas, Brasile, 2009.

I paesaggi sconfinati della foresta amazzonica

La prima parte della mostra è dedicata agli sconfinati paesaggi della foresta amazzonica ed è divisa in sei sezioni. Panoramica della foresta, è la prima sezione della mostra in cui Salgado presenta al visitatore l’Amazzonia vista dall’alto, unico modo per coglierne le dimensioni reali e comprenderne la sua vastità e maestosità. Nella seconda I fiumi volanti, viene presentato uno dei fenomeni più straordinari e meno conosciuti della foresta amazzonica, ovvero quello dei “fiumi atmosferici” o “fiumi aerei” generati dagli alberi che, come degli aeratori, riversano nell’atmosfera centinaia di litri d’acqua che si estendono su gran parte del continente sudamericano, da cui l’appellativo “Oceano Verde”.

Tempeste tropicali, illustra tutta la forza, a volte devastante, delle piogge torrenziali che colpiscono durante tutto l’anno la regione amazzonica e la bellezza delle nubi, piccole o grandi, benevole o minacciose, che con la loro varietà di forme e tonalità regalano uno spettacolo sempre diverso nell’arco della giornata. Montagne presenta la maestosità delle catene montuose che con le loro vette si ergono dai bassopiani e definiscono la vita del bacino amazzonico. La foresta, documenta questo straordinario tesoro della natura, un tempo definito “Inferno Verde”, impenetrabile e pericoloso, che oggi viene visto in modo più benevolo, tanto da essere considerato da alcuni come un “Paradiso verde”.  Isole nel fiume, è l’ultima sezione della prima parte della mostra e illustra l’Anavilhanas, il più grande arcipelago di acqua dolce al mondo, caratterizzato da una miriade di isole dalle forme più disparate che emergono dalle acque del Rio Negro.

“Amazônia” Sebastião Salgado Exhibition at MAXXI
Famiglia Korubo. Stato di Amazonas, Brasile, 2017. © Sebastião Salgado/Contrasto
Mostra “Amazônia” Sebastião Salgado at MAXXI
© Sebastião Salgado/Contrasto – Giovani donne Suruwahá. Stato di Amazonas, Brasilel, 2017.

Le popolazioni indigene che abitano e custodiscono la foresta amazzonica

La seconda parte della mostra è dedicata alle diverse popolazioni indigene immortalate da Salgado nei suoi numerosi viaggi, come ad esempio: gli Awá-Guajá, che contano solo 450 membri e sono considerati la tribù più minacciata del pianeta; gli Yawanawá che, sul punto di sparire, hanno ripreso il controllo delle proprie terre e la diffusione della loro cultura; i Korubo, una fra le tribù con meno contatti esterni. Proprio la spedizione di Salgado nel 2017 è stata la prima occasione in cui un team di documentaristi e giornalisti ha trascorso del tempo con loro.

INSPIRATION
Museo MAXXI

Mostra “Amazônia” Sebastião Salgado at MAXXI
© Sebastião Salgado/Contrasto – Sciamano Yanomami dialoga con gli spiriti prima della salita al monte Pico da Neblina. Stato di Amazonas, Brasile, 2014.

Il tour internazionale della mostra

Dopo Roma  Amazônia, sarà ospitata anche a Londra, San Paolo, Avignone e Rio de Janeiro. Il tour internazionale della mostra fa parte del progetto del Global partner Zurich mirato a sensibilizzare le persone sull’urgenza di intervenire con azioni concrete a tutela dell’ambiente ed è il risultato di una partnership con l’Instituto Terra, organizzazione no profit di Lélia e Sebastião Salgado, con cui la Compagnia ha avviato Zurich Forest. Progettoper il rimboschimento responsabile e sostenibile in Brasile e la riconversione di terreni agricoli sterili in foreste autoctone ricche di vita vegetale e animale.

 “Crediamo che anche attraverso la fotografia si possa promuovere la consapevolezza e l’urgenza delle tematiche legate al climate change. Argomento in cui Zurich è impegnata concretamente essendo anche tra i firmatari del Global Compact e dei Principles for Responsible Investments (PRI) delle Nazioni Unite e aderendo ai Sustainable Development Goals. Condividiamo con Sebastião Salgado e sua moglie Léila gli stessi punti di vista e l’aspirazione per un pianeta migliore, tanto che abbiamo unito le forze per un progetto di riforestazione nella Foresta Atlantica in Brasile” spiega Alessio Vinci, Group Chief Communications Officer di Zurich Insurance Group.

“Amazônia” Sebastião Salgado Exhibition at MAXXI
Giovane donna Ashaninka. Stato di Acre, Brasile, 2016. © Sebastião Salgado/Contrasto

Fino al 21 agosto 2022

MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Via Guido Reni, 4a

11.00 – 19.00

prezzo €10-12

maxxi.art

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