Un viaggio nell’arte giocosa e introspettiva del grande artista catalano
Il mondo magico e onirico di Mirò arriva al Museo storico della Fanteria con una ricca mostra a Roma di 150 opere provenienti da collezioni private italiane e francesi curata da Achille Bonito Oliva, Maïthé VallèsBled e Vincenzo Sanfo.
Pittore, ceramista, scultore, il catalano Joan Miró, riconosciuto tra gli artisti più rivoluzionari del XX secolo, si contraddistingue per il suo rivoluzionario linguaggio e per le sperimentazioni che hanno caratterizzato la sua produzione artistica, lasciando una impronta indelebile nell’arte e nella cultura del nostro tempo.
Con una raccolta di opere realizzate tra il 1924 e il 1981, la mostra renderà omaggio alla singolarità del
grande artista e alla sua straordinaria attitudine alla libertà, alla sperimentazione e all’ indipendenza da ogni dogma artistico, sociale e culturale.
Tra le opere in mostra spiccano numerose litografie curate da stampatori e incisori di eccellenza come Fernand Mourlot, al quale si deve la perfetta e ineguagliabile resa di colore nel procedimento di stampa delle preziose opere grafiche.
Interessante il fatto che le opere esposte siano poco conosciute al grande pubblico, poiché appartenenti a collezionisti privati- Il percorso è diviso in 8 aree tematiche: Litografie, Manifesti, Poesia, Ceramiche, Derrière le Miroir, Pittura, Musica, Miró e i suoi amici, ognuna delle quali riferita alle passioni e agli attraversamenti dell’arte di Miró.
Saranno presenti, inoltre, anche alcuni esemplari di ceramiche dipinte a mano e le tavole litografiche disegnate per accompagnare i versi di Parler Seul del poeta dadaista Tristan Tzara, oltre ai bellissimi bozzetti per la messa in scena di L’Uccello Luce (1981) di Silvano Bussotti, realizzati in occasione della Biennale di Venezia.
L’esposizione sarà arricchita anche da una piccola sezione intitolata Miró e i suoi amici, che include una decina di opere di Man Ray, Picasso e Dalí, oltre alle fotografie di Cohen e Bertrand e libri e documenti dei poeti Breton, Éluard, Chair, Tzara per evidenziare le diverse connessioni di Miró con il mondo dell’arte e della cultura del tempo.
La mostra si pone il fine di mostrare al visitatore tre aspetti della creatività artistica del genio catalano nato a Barcellona: la rivoluzione del linguaggio artistico, che raggiunge un equilibrio tra astratto e figurativo; la dimensione onirica e lirica, simboleggiata da una sensibilità tradotta in colore, segno e materia e infine un grande fervore espressivo, traduzione di una dimensione inafferrabile vincolata all’io più profondo dell’artista.
Fino al 12 gennaio 2025 le sale del Museo della Fanteria ospitano anche la mostra su Antonio Ligabue: I misteri di una mente.
Dal 14 Settembre 2024 al 25 Febbraio 2025
Piazza di S. Croce in Gerusalemme, 9
Orari: dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 19,30; sabato e domenica dalle 9,30 alle 20,30
Biglietti: Intero: €15 (weekend e festivi); Intero feriali €13; Ridotto €10