Duecento scatti, vincitori dell’ultimo bando Piano per l’Arte Contemporane, per raccontare le notti nelle discoteche romane dei primi anni ’80
La vita notturna degli anni ’80 nei locali della scena dark romana è al centro del progetto fotografico 80’s Dark Rome, in mostra nelle sale del Museo di Roma in Trastevere fino al prossimo 10 novembre.
Nella mostra, curata da Matteo Di Castro e promossa da Roma Capitale, sono esposte duecento fotografie tratte del ciclo Dark Portraits realizzate da Dino Ignani, uno dei vincitori del bando PAC 2022-2023 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Il corpus di immagini è entrato a far parte delle collezioni permanenti della Sovrintendenza Capitolina di Roma Capitale, per essere poi successivamente acquisito dal Museo di Roma in Trastevere.
Gli scatti ritraggono i volti dei giovani che animavano la vita notturna dell’epoca e, in particolare, i luoghi e gli eventi legati alla scena dark. Questa parola caratterizza un movimento, nato successivamente a quello punk, i cui “seguaci” si contraddistinguevano per l’uso del colore nero nell’abbigliamento, oltre all’utilizzo di determinati accessori, acconciature e tipologie di make-up.
Il progetto fotografico di Ignani punta sul classico ritratto in posa. Nei videobar e nelle discoteche della capitale invita i presenti a farsi ritrarre approntando un set ad hoc, come fosse in studio. Il risultato è un archivio di circa cinquecento immagini, per lo più in bianco e nero, che evocano spesso il linguaggio della fotografia di moda. Nel gennaio del 1985 i Dark Portraits sono esposti per la prima volta in uno spazio pubblico, a Palazzo Braschi, e tre mesi dopo compaiono sul mensile Rockstar, ad accompagnare un articolo di Roberto D’Agostino intitolato “Gente di notte”.
Insieme ai ritratti dei protagonisti della scena notturna nelle sale del Museo di Roma in Trastevere anche una serie di fotografie che rendono uno spaccato sincero della Roma notturna dell’epoca, periferica e camaleontica, con un focus sul paesaggio urbano contemporaneo.
Completa la mostra il libro Dark Rome 1982-1985, edito da Viaindustriae, a cura di Matteo Di Castro, con testi di Daniela Amenta, Diego Mormorio, Emanuele De Donno e un’intervista a Dino Ignani.
Il filone della ritrattistica dei poeti romani
Nell’estate del 1979 Ignani partecipa da spettatore al Festival internazionale dei poeti, sulla spiaggia di Castelporziano. In seguito inizia a fotografare poetesse e poeti che vivono a Roma, come Dario Bellezza, Patrizia Cavalli, Amelia Rosselli, Valentino Zeichen; insieme a loro, anche ragazze e ragazzi che cercano a loro volta forme di espressione non convenzionali, come Porpora Marcasciano, riconosciuta oggi come figura storica del movimento LGBTQ, attivista e scrittrice. Tra i protagonisti della mostra anche la musicista e cantante statunitense di origine greca Diamanda Galás.
Chi è Dino Ignani
Dino Ignani (classe 1950) è nato e vive a Roma. Ha iniziato a occuparsi di fotografia a metà degli anni Settanta del secolo scorso, privilegiando il lavoro di documentazione della scena artistica e culturale e dei suoi protagonisti. Da oltre quarant’anni si dedica inoltre a ritrarre i poeti italiani, spaziando dagli autori già consacrati a quelli emergenti.
Fino al 12 gennaio 2025
Museo di Roma in Trastevere
Piazza S. Egidio 1/b
Orari: martedì-domenica dalle 10.00 alle 20.00
Biglietti: Intero € 12,00, Ridotto € 9,50
Residenti: Intero€ 9,50, Ridotto: € 8,50