La fotografia di Helmut Newton al Museo dellโ€™Ara Pacis

La fotografia di Helmut Newton al Museo dell'Ara Pacis
Helmut Newton, Sie Kommen, Paris, 1981

In mostra 250 scatti del maestro che ha reso la fotografia di moda una forma dโ€™arte

โ€œNon sono un artista , sono un fotografoโ€œ, diceva di sรจ Helmut Newton, il fotografo berlinese al quale il Museo dellโ€™Ara Pacis di Roma dedica una grandiosa retrospettiva, visitabile fino al prossimo 17 marzo. Quella che parrebbe unโ€™espressione di umiltร  va invece letta come una dichiarazione dโ€™amore verso la propria professione, oltre che unโ€™analisi lucida del proprio operato. Malgrado questa granitica osservazione perรฒ, sono stati davvero pochi i casi nella storia delle arti dove il confine tra questi due ruoli รจ apparso cosรฌ osmotico ed evanescente.

Curatori della mostra Helmut Newton. Legacy sono Matthias Harder, direttore della Helmut Newton Foundation e Denis Curti, ideatori di un progetto espositivo che รจ unโ€™immersione totale nel lavoro di tutta una vita, con oltre 200 scatti, 80 dei quali inediti, riviste e documenti.

Il percorso si divide in 6 apparati cronologici: gli esordi degli anni Quaranta e Cinquanta in Australia, gli anni Sessanta in Francia, gli anni Settanta negli Stati Uniti, gli Ottanta tra Montecarlo e Los Angeles, i numerosi servizi in giro per il mondo degli anni Novanta fino a chiudere con gli ultimi anni di produzione.

Helmut Newton, Italian Vogue, Como, Italy, 1996 ยฉHelmut Newton Foundation

โ€œIl mio lavoro come fotografo ritrattista รจ quello di sedurre, divertire e intrattenereโ€œ.

Helmut nasce in Germania nel 1920 da una famiglia ebrea, e inizia prestissimo a mostrare una forte passione per la fotografia: a soli 16 anni infatti giร  lavorava come apprendista dalla famosa fotografa di moda Yva. Durante le persecuzioni naziste del 1938 si rifugia in Australia, dove apre un piccolo studio di fotografia, approdando in quella che davvero si puรฒ definire la parte opposta del mondo: qui inizierร  la sua professione in modo sistematico, senza interromperla piรน.

Basilare il rapporto con la moglie, June, protagonista di innumerevoli scatti: musa, modella e anche lei valida fotografa, nota con lo pseudonimo di Alice Springs. Nel 1961 Helmut si trasferirร  con lei a Parigi, su invito di Vogue Paris, dove perfezionerร  il suo stile fino a diventare uno dei riferimenti maggiori per la fotografia internazionale.

La fotografia di Helmut Newton al Museo dell'Ara Pacis
Helmut Newton, Nudes, Paris, 1980

Sono tantissimi gli stilisti che nel corso del tempo si sono affidati al suo sguardo: Yves Saint Laurent, Karl Lagerfeld, Thierry Mugler, Chanel e tanti altri, per non parlare del microcosmo meraviglioso e femminile delle modelle che si sono sottoposte allโ€™indagine del suo obiettivo. Sculture viventi, Veneri e Medee che giocano con i confini del bello e del terribile interpretandone tutte le parti, in un gioco di maschere e ruoli fatto dello stesso chiaroscuro usato dal fotografo, tra luci e ombre esteticamente affascinanti ma anche molto profonde a livello interiore.

Non a caso sono innumerevoli i personaggi famosi che hanno voluto essere ritratti da Helmut Newton: Gianni Versace, Andy Warhol, Charlotte Rampling, Romy Schneider, Catherine Deneuve, Mick Jagger, Nastassja Kinski, David Bowie, Elizabeth Taylor e molti altri.

Helmut Newton, โ€œHelp!โ€ woman with telephone, Paris, 1994
Helmut Newton, Mick Jagger, Paris, 1977

โ€œNon sono un artistasono un fotografoโ€œ.

Il tocco innovativo di Newton รจ ben visibile nella scelta delle tematiche legate ai suoi servizi di moda, davvero allโ€™avanguardia al momento della loro realizzazione e ancora tali a distanza di anni, come quelli ispirati ai film di Alfred Hitchcock, Francois Truffaut e Federico Fellini. La cura della posa, dello sguardo, i riferimenti, i look studiati nel dettaglio: piรน che foto racconti per immagini, sempre intriganti, a tratti seducenti, mai e poi mai volgari.

Il fotografo ebbe un rapporto molto intenso anche con il nostro Paese: in mostra sono presenti immagini catturate a Montecatini, Firenze, Milano, Capri, Venezia e, naturalmente, Roma. Proprio nella capitale tra lโ€™altro รจ ambientata la serie di otto scatti nota con il titolo di Paparazzi.

Helmut Newton, Rue Aubriot, Yves Saint Laurent, French Vogue. Paris, 1975, ยฉHelmut Newton Foundation

Il suo stile unico, il marchio di fabbrica dellโ€™uso del chiaoscuro in senso costruttivo e sensuale, lโ€™ironia e la seduzione che si fanno linguaggio dโ€™arte lo hanno reso a buon diritto uno dei massimi esponenti della fotografia del XX secolo. Le sue donne totemiche hanno riempito copertine e riviste oltre che lโ€™immaginario collettivo, icone di stile e glamour mai fini a sรจ stessi ma espressione di un codice linguistico e visivo dove la luce, lo scorcio e il dettaglio sono da considerarsi lemmi di un vocabolario ricercato.


Fino al 17 Marzo 2024

Museo dellโ€™Ara Pacis

Via di Ripetta, 180

Orari: tutti i giorni 9.30-19.30

Biglietti: Intero โ‚ฌ 13, Ridotto โ‚ฌ11 (solo mostra)

arapacis.it

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