Uno spaccato della scena culturale e politica romana del primo Seicento in mostra alle Scuderie del Quirinale
Le Scuderie del Quirinale spalancano le proprie sale agli splendori degli albori dell’arte Barocca con la mostra GUERCINO. L’era Ludovisi a Roma, in programma dal 31 ottobre 2024 al 26 gennaio 2025, a cura di Raffaella Morselli e Caterina Volpi.
Uno spaccato della scena culturale e politica romana dell’epoca narrato da 122 opere, provenienti da 68 tra musei e collezioni nazionali e internazionali, che racconta del rapporto di committenza che legò il grande pittore bolognese Guercino alla dinastia dei Ludovisi, suoi conterranei, durante il pontificato di Papa Gregorio XV (1621-1623), che apparteneva a questa famiglia.
In concomitanza con la mostra, grazie alla disponibilità della famiglia Boncompagni Ludovisi, sarà possibile effettuare una visita guidata (in programma il sabato e la domenica a partire dal 9 novembre), di alcuni ambienti del Casino di Villa Ludovisi, tra i quali la sala con la celebre Aurora di Guercino.
Il progetto di Villa Ludovisi iniziò nel 1621: un luogo magico e maestoso, con giardini, viali alberati, labirinti, teatri d’acque e fontane, che, oltre a custodire una tra le più straordinarie collezioni d’arte dell’antichità, fu anche una fucina di talenti, soprattutto di artisti emiliani come Guercino, Guido Reni, Domenichino e Giovanni Lanfranco.
Villa Ludovisi divenne un vero e proprio museo, frequentato da artisti italiani e stranieri: la collezione includeva grandi capolavori come l’Ares Ludovisi restaurato dal Bernini (presente in mostra), il gruppo del Gladiatore suicida e del Gladiatore morente e anche il Ratto di Proserpina di Gian Lorenzo Bernini, oltre a importanti opere pittoriche.
Il percorso espositivo
La mostra presenta dipinti, sculture, disegni, stampe, realizzati da artisti eccelsi come Annibale e Ludovico Carracci, Guido Reni, Domenichino, Lanfranco, Bernini, van Dyck, Pietro da Cortona, Nicolas Poussin, Paul Brill, Francesco Duquesnoy, Dosso Dossi, Paris Bordon e Jacopo Bassano.
Su tutti spicca la maestria del giovane Guercino, l’artista prediletto da papa Ludovisi, artista eccezionale, potente, modernissimo. Basti osservare il suo originalissimo Mosè, dove lo scorcio delle mani diventa il vero protagonista dell’opera, insieme alla profondità dello sguardo rapito nella visione: le dita grondanti di luce divina, come fossero bagnate di rugiada, diventano il simbolo della chiamata di Dio. E ancora la potenza del colore, voce teatrale di impatto fortissimo, ben visibile nella Pala della Ghiara, e l’intreccio dinamico delle posture degli anziani nel dipinto Susanna e i vecchioni non fanno altro che sottolineare il talento e l’apporto stilistico nuovo e prorompente di questo grande artista del XVII secolo.
Da non perdere, inoltre, l’installazione Speculum di Gabriele Giani: uno specchio d’acqua nel quale l’antico marmo Ludovisi raffigurante Testa di Marte e l’opera omonima realizzata dal Guercino si riverberano l’uno nell’altro, in un gioco di rimandi che ben illustra la ciclicità temporale della storia dell’arte.
La mostra rende in maniera eloquente tutta la magnificenza del Seicento, il gusto per la monumentalità tipico dell’epoca, la tendenza a sbalordire il pubblico con effetti teatrali: e scenografici e su tutto la forza straordinaria del colore, usato come potente mezzo di espressione creativa.
Dal 31 Ottobre al 26 Gennaio 2025
Scuderie del Quirinale
Via XXIV Maggio, 16
Orari: tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
Biglietti: Intero €17.50, Ridotto €15.50