La mostra su Escher a Palazzo Bonaparte prorogata fino al 5 maggio!

La precisione dell'illusione: Escher a Palazzo Bonaparte
Maurits Cornelis Escher, Vincolo d’unione, 1956, Litografia, Collezione M.C. Escher Foundation, Paesi Bassi, All M.C. Escher works ©2023 The M.C. Escher Company. All rights reserved

In mostra 300 opere dell’artista olandese che ha rappresentato l’impossibile

Palazzo Bonaparte celebra il centenario dalla prima visita di Maurits Cornelis Escher nella capitale con una grandiosa mostra a lui dedicata, con più di 300 opere che illustrano in toto la vastità e la complessità del suo universo fatto di realtà ed immaginazione, che lo ha reso uno degli artisti più amati dal pubblico.

Litografie, xilografie, mezze tinte, incisioni: opere incredibili create a mano libera, senza ausilii tecnologici da un’artista che racchiude in sè le abilità di un grafico, di un matematico, di un designer, di un esperto di illusioni ottiche.

Il percorso espositivo si divide in 8 sezioni: Gli inizi, Italia, Tassellature, Metamorfosi, Struttura dello spazio, Paradossi geometrici, Lavori su commissione, Eschermania. Particolarmente interessante la seconda sezione, dedicata ai 13 anni che l’artista trascorse nel nostro paese, dal 1923 al 1935; di questo periodo ricorderà sempre con particolare affetto quello trascorso a Roma, illustrato nella serie di 12 xilografie eseguite nel 1934 intitolata Roma notturna.

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Maurits Cornelis Escher, Stelle, 1948, Xilografia di testa, Collezione M.C. Escher Foundation, Paesi Bassi, All M.C. Escher works ©2023 The M.C. Escher Company. All rights reserved

“La sera disegnavo la meravigliosa, bellissima architettura di Roma di notte, che mi piaceva di più di quella alla luce del giorno. Le passeggiate notturne sono il più meraviglioso ricordo che ho di Roma”.

A Roma Escher frequentò le lezioni di storia dell’arte tenute da Adolfo Venturi all’Università La Sapienza, ed ebbe modo di esporre alcune sue opere durante una mostra personale organizzata in città. Escher aveva uno studio in Via Poerio 122, ambiente perfettamente riprodotto nella famosa opera Mano con sfera riflettente, una delle rappresentazioni più conosciute tra quelle da lui create.

Maurits Cornelis Escher, Mano con sfera riflettente, 1935, Litografia, Collezione Rock J. Walker/Walker Fine Art, USA, All M.C. Escher works ©2023 The M.C. Escher Company. All rights reserved

Il percorso espositivo include anche la ricostruzione dello studio che l’artista aveva a Baarn, in Olanda: saranno esposti gli strumenti originali che Escher usava quando lavorava, oltre al cavalletto portatile che si portò dietro durante i suoi viaggi in Italia.

La passione per le geometrie di Escher prende il via dopo il soggiorno che fece a Granada, in Spagna, dove visitò l’Alhambra. Le elaborate decorazioni che vide in questa sede lo spinsero allo studio delle tassellature, ossia le modalità di suddivisione dei piani in più figure geometriche, ripetute all’infinito senza lasciare spazi vuoti.

Questa modalità diventerà poi la base delle cosiddette metamorfosi di Escher: un essere o un oggetto si trasformano in qualcosa di diverso attraverso una concatenazione di diverse tassellature, dando vita a vorticosi caleidoscopi di immagini senza principio né punto d’arrivo, dove elementi antitetici fra loro interagiscono creando coesione tra ciò che di solito è ben separato.

Maurits Cornelis Escher, La cattedrale sommersa, 1929, Xilografia, Collezione M.C. Escher Foundation, Paesi Bassi All M.C. Escher works ©2023 The M.C. Escher Company. All rights reserved
Maurits Cornelis Escher, Autoritratto, 1929, Litografia, Collezione Maurits, Italia All M.C. Escher works ©2023 The M.C. Escher Company. All rights reserved

Il fascino delle sue opere risiede nella sua capacità di concepire lo spazio compositivo in modo non tradizionale. Le norme euclidee lasciano il posto di comando a mondi fatti di superfici riflettenti, lenti convesse e arzigogoli spazio-temporali che quasi ipnotizzano lo sguardo, facendo perdere il senso della realtà, aprendo nuove soluzioni possibili, mettendo in forse ciò che finora abbiamo considerato come “normale”. Distorsioni prospettiche ed architetture dell’impossibile si fanno rappresentazione di un infinito mondo di possibilità, forse non ancora prese in considerazione, ma non per questo non immaginabili dalla mente di chi è in grado di vedere oltre.

Maurits Cornelis Escher, Sole e Luna, 1948, Xilografia, Collezione M.C. Escher Foundation, Paesi Bassi, All M.C. Escher works ©2023 The M.C. Escher Company. All rights reserved

Fino al 5 maggio 2024

Palazzo Bonaparte

Piazza Venezia, 5

Orari: Lun – Gio 9.00 – 19.30 | Ven – Dom 9.00 – 21.00

Biglietti: Intero 17,50€, ridotti da 9,50€ a 16,50€ (audioguida inclusa)

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palazzobonaparte.it

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