Un monumento unico al mondo nel cuore della Città Eterna
Castel Sant’Angelo, detto anche Mausoleo di Adriano o Mole Adriana, è un monumento unico al mondo che offre al visitatore un viaggio nella storia di Roma. Situato sulla sponda destra del Tevere di fronte al pons Aelius (attuale ponte Sant’Angelo), a poca distanza dalla Basilica di San Pietro, tra il rione Borgo e quello di Prati, è collegato allo Stato del Vaticano attraverso un corridoio sopraelevato e fortificato chiamato “Passetto di Borgo”. Il monumento, realizzato nel II secolo d.C., si è conservato intatto fino ad oggi nonostante abbia cambiato continuamente la funzione, l’aspetto e l’impianto. Nel corso dei secoli è, infatti, passato da sepolcro imperiale a fortezza inespugnabile, da carcere a dimora papale e splendida residenza rinascimentale, da caserma a museo nazionale. Le molteplici trasformazioni di Castel Sant’Angelo, avvenute in circa 2000 anni, hanno dato vita all’attuale assetto del Castello. Un organismo sfaccettato e complesso, carico di valenze simboliche e di stratificazioni storiche, che costituisce oggi un monumento, un’area archeologica e un museo.
La storia di Castel Sant’Angelo: da Sepolcro Imperiale a Museo Nazionale.
La storia di Castel Sant’Angelo ha inizio nell’antica Roma quando l’imperatore Adriano decise di far costruire un sepolcro, per se, i suoi famigliari e i suoi successori, più imponente e maestoso di quello di Augusto. La Mole Adriana fu così eretta tra il 128 ed 139 d.C., nella zona dell’Ager Vaticanus, un’area periferica della Capitale destinata ad accogliere sepolture, giardini e ville aristocratiche. Purtroppo Adriano morì nel 138 d.C., un anno prima della conclusione dell’opera, e fu quindi Antonino Pio a consacrare il sepolcro e a farvi custodire le spoglie di Adriano e poi le urne dei suoi successori sino all’imperatore Caracalla (217 d. C.).
Con Aureliano (270-275 d.C.), infatti, il Mausoleo divenne una fortezza indispensabile a difesa della città. Il nome Castel Sant’Angelo si deve alla leggendaria apparizione dell’arcangelo Michele, datata all’epoca di Papa Gregorio I Magno, (590- 604) e legata alla pestilenza del VI secolo. Lungo il corso del Medioevo il Castello fu conteso tra le famiglie baronali, che si avvicendarono nel controllo della città, ed iniziò ad essere utilizzato come carcere fino a che papa Gregorio VII (1073-1085) lo utilizzò come rifugio durante l’invasione delle truppe dell’imperatore Enrico IV (1056-1105).
Da rifugio divenne poi residenza papale con Papa Niccolò III (1277-1280) che avviò una serie di lavori di restauro e realizzò il “Passetto di Borgo” per collegare il Vaticano con il Castello e garantire ai Papi una fuga sicura e veloce nei momenti di pericolo. Durante il 1300 il Castello fu assaltato, danneggiato e saccheggiato in più occasioni fino a che Bonifacio IX (1389-1404) ne promosse la ricostruzione accentuandone il carattere militare e trasformandolo definitivamente in una fortezza inespugnabile.
Nel periodo rinascimentale vari Pontefici fecero condurre ulteriori lavori di restauro e migliorie del Castello avvalendosi di architetti del calibro di Leon Battista Alberti, Giuliano da Sangallo e di Bramante. Con Papa Paolo III Farnese (1534-1549) la residenza papale conobbe il massimo splendore grazie alle opere di Luzio Romano e Perin del Vaga. Tra la fine del Seicento e per tutto il Settecento, la funzione militare di Castel Sant’Angelo si ridusse a quella di un grande deposito di armi, munizioni e vettovaglie, pur tuttavia continuando a rappresentare la più valida difesa per il Vaticano e il Borgo.
Tra i più significativi interventi settecenteschi spiccano il restauro della Sala Paolina e la realizzazione dell’angelo in bronzo, presente ancora oggi sulla sommità del monumento, opera di Peter Anton Verschaffelt. Con l’occupazione francese, nel periodo napoleonico, il Castello venne danneggiato e saccheggiato e con l’annessione di Roma allo Stato italiano (1870), Castel Sant’Angelo perse la storica funzione di fortezza posta a difesa della Città del Vaticano. Dalla fine del 1800 (XIX secolo) il Castello e l’area circostante sono stati oggetto di una serie di interventi di restauro e trasformazione fino a che nel 1900 il Castello è diventato Museo e nel 2015 è diventato Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo sotto la Direzione del Polo Museale del Lazio.
Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo: un viaggio attraverso la storia di Roma.
Il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo è il quinto monumento più visitato d’Italia, con oltre un milione di ingressi all’anno, e dal 2017 offre al visitatore un nuovo percorso espositivo che lo guida, grazie all’App “Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo“ disponibile in 7 lingue e scaricabile gratuitamente su tutti i dispositivi, attraverso gli ambienti interni, gli spazi sotterranei, le logge, gli appartamenti, le scale e i cortili del monumento ripercorrendo tutte le fasi storiche che si sono susseguite nei secoli.
Lungo il percorso espositivo è possibile vedere la Sala delle Urne, nel cuore dell’antico sepolcro imperiale, e i resti del Mausoleo originario, ancora ben visibili nelle partiture inferiori dell’edificio, che conservano gran parte dell’antico assetto in tufo, laterizio e rocce vulcaniche miste. Salendo sulla sommità delle mura perimetrali è possibile percorrere il camminamento detto “marcia ronda” dell’antico basamento quadrangolare del Mausoleo dal quale si possono ammirare dall’alto i Giardini di Castel Sant’Angelo.
Passando per il Cortile dell’Angelo si entra negli appartamenti papali dove spiccano, tra i tanti, i bellissimi affreschi della Sala Paolina, della Sala di Apollo, della Sala della Biblioteca e della Sala di Amore e Psiche. Ultima tappa del percorso è la Terrazza dell’Angelo che offre una spettacolare vista panoramica a 360° sulla città di Roma e il Vaticano.
Fa parte dell’itinerario anche il progetto Castello segreto (temporaneamente sospeso a causa del Covid-19), una serie di visite guidate, con personale specializzato, che propongono un itinerario esclusivo nel cuore del monumento per visitare: il Passetto di Borgo (il camminamento che connette il Castello ai Palazzi Vaticani), le Prigioni storiche, le Olearie (ambienti adibiti un tempo a depositi alimentari), il cortile di Leone X, il locale detto ‘del Forno’ e la Stufetta di Clemente VII, cioè la sala da bagno del pontefice, celebre per gli affreschi della bottega di Raffaello.
Tour di Castel Sant’Angelo con ingresso prioritario
Biglietto ingresso salta la fila per Castel Sant’Angelo
Indirizzo
Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo
Lungotevere Castello, 50
Orari di ingresso
dal martedi alla domenica dalle ore 9.00 alle ore 19.30 (la biglietteria chiude alle ore 18.30)
Chiuso il 1° gennaio, il 1° maggio e il 25 dicembre.
Biglietti e Modalità di accesso
€15 intero / €2 agevolato
È vivamente consigliata la prenotazione e l’acquisto online del biglietto
Il Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo rientra nel circuito Roma Pass e Roma & Più Pass. I possessori delle Card devono esibirle in biglietteria per la convalida
I nuovi percorsi museali sono caratterizzati da un’App gratuita scaricabile in 7 lingue, fruibile grazie ad un sistema di beacon e al wi-fi gratuito nel monumento . Scarica l’APP “Museo Nazionale di Castel Sant’Angelo”
Contatti
gebart.it/musei/museo-nazionale-di-castel-santangelo/+39 06 32810