Al MAXXI una mostra sulle donne in architettura
A Roma il MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo ospita, fino all’23 ottobre 2022, “BUONE NUOVE. Donne in architettura”. Una mostra che, prodotta dal MAXXI e curata da Pippo Ciorra, Elena Motisi ed Elena Tinacci con un allestimento progettato da Matilde Cassani, si propone di presentare l’evoluzione al femminile della professione di architetto dagli inizi del ‘900 fino ad oggi. Tra le protagoniste della mostra troviamo Signe Hornborg, prima donna al mondo a laurearsi in architettura a Helsinki nel 1890, Ada Louise Huxtable, inventrice negli anni ’60 della critica di architettura con la sua rubrica sul New York Times e vincitrice nel 1970 del Premio Pulitzer, Zaha Hadid, prima donna a ricevere il Premio Pritzker per l’architettura nel 2004.
“BUONE NUOVE è per il MAXXI una mostra importante, che ci consente di proseguire nel nostro intento di raccontare un universo architettonico in evoluzione e di promuovere le energie migliori. Almeno tre i temi che vorremmo sottolineare. ll primo è il crescente processo di liberazione del mondo professionale dell’architettura da pregiudizi e abitudini che spesso hanno frenato l’affermazione delle donne e di altri soggetti “non-standard” (collettivi, coppie, formazioni aperte). Il secondo riguarda l’impressione che l’allargamento della platea professionale nel senso della gender equality contribuisca positivamente alla capacità dell’architettura di rispondere alle urgenze del presente, soprattutto in termini di sensibilità ecologica, inclusività, sostenibilità sociale. L’ultimo punto, infine, vede l’ Italia, dove troviamo molte donne tra i migliori progettisti emergenti (o emersi), come un esempio avanzato di questa trasformazione”
spiegano i curatori.
Le aree tematiche della mostra
La mostra “BUONE NUOVE. donne in architettura”, allestita nella Galleria 2 al primo piano del museo, si articola in quattro sezioni STORIE, PRATICHE, NARRAZIONI, VISIONI con l’installazione site specific UNSEEN di Frida Escobedo.
STORIE
Protagoniste della sezione STORIE sono ottantacinque donne che, nel corso del ‘900, hanno segnato la crescita e l’evoluzione al femminile della professione di architetto. Le loro storie sono raccontate attraverso fotografie, documenti, carteggi e modelli disposti su otto tavoli posizionati al centro della sala che scandiscono lo spazio espositivo e si distinguono nei seguenti temi: Prime Donne, Mise en scéne, La città delle donne, Lady manager, Nomadismi, Duetti, Voci e Tracce. Nelle STORIE troviamo autrici e materiali tra i più preziosi della collezione del MAXXI Architettura, diretto da Margherita Guccione, come ad esempio Cini Boeri, Maria Giuseppina Grasso Cannizzo, Studio Labirinto, Elisabetta Terragni e molte altre.
PRATICHE
La sezione PRATICHE presenta, con video, prototipi, modelli, fotografie e installazioni site specific, una panoramica attuale sull’architettura contemporanea internazionale attraverso il lavoro di undici progettiste considerate esemplari sia per la qualità della loro ricerca, sia perché esprimono diversi modi di interpretare l’architettura e di esercitare la professione guidando grandi studi, lavorando da sole, facendo parte di collettivi o collaborando con partner femminili o maschili. Tra le protagoniste in mostra: Elizabeth Diller e Mariam Kamara i cui progetti incarnano la natura artistica dell’architettura; Lina Ghotmeh, Anupama Kundoo, Benedetta Tagliabue e Lu Wenyu che lavorano al confine tra artigianato e tecnologia; Grafton Architects e Jeanne Gang o Kazuyo Sejima e Assemble che sfidano direttamente il modello professionale maschile o sperimentano forme associative nuove e flessibili; Dorte Mandrup che con grande sensibilità pone molta attenzione ai temi sociali e ambientali in architettura.
NARRAZIONI
L’allestimento della mostra è animato dalla sezione NARRAZIONI che presenta, su dodici grandi schermi verticali, i volti e le voci di dodici donne molto importanti nel mondo dell’architettura, di quello accademico e della ricerca. Tra le protagoniste delle interviste, realizzate dal collettivo Mies. TV, troviamo: Phyllis Lambert, fondatrice nel 1979 del CCA Centro Canadese di Architettura a Montreal; le studiose Sylvia Lavin e Beatriz Colomina, entrambe storiche dell’architettura, Princeton University, Maristella Casciato, senior curator, responsabile delle collezioni di architettura, Getty Research Institute, Mary McLeod, storica dell’architettura, GSAPP, Columbia University; le curatrici Paola Antonelli, senior curator, architettura e design, MoMA, Mariana Pestana, curatrice freelance; le giovani progettiste Liz Ogbu e Marwa Al-Sabouni; le responsabili di istituzioni e di riviste come Giovanna Borasi, Direttrice del CCA Canadian Center for Architecture, Martha Thorne, Preside di IE Scuola di architettura e design dell’Università di Madrid e Manon Mollard, Direttrice di The Architectural Review.
VISIONI
La sezione VISIONI, a cura di Alessandra Spagnoli, presenta una riflessione sul rapporto tra identità di genere e spazio, raccontata attraverso cinque video prodotti nell’ambito del programma Future Architecture Platform, una rete di ventisette istituzioni europee che ogni anno coinvolge giovani creativi, selezionati attraverso un’open call, in un programma di iniziative ed eventi in tutto il continente. Gli autori dei cinque video sono: Edit Collective, Emma Hirsk, fem_arc collective, Matty Roodt, Meghan Ho-Tong, Lucienne Bestall e Regner Ramos.
UNSEEN | Installazione di Frida Escobedo
La mostra è arricchita dall’installazione site specific UNSEEN dalla progettista messicana Frida Escobedo che presenta la figura di Anni Albers, eroina del Bauhaus, attraverso il dialogo tra un disegno dell’artista e una reinterpretazione di uno degli arazzi più simbolici della sua produzione, quello realizzato per l’hotel Camino Real di Città del Messico. L’installazione, a cura di Elena Motisi, si propone di riflettere sull’invisibilità della figura femminile e sul tema del tempo come elemento chiave nella dimensione architettonica.
Fino all’23 ottobre 2022
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo
Via Guido Reni, 4a
Mar- Ven 11-19; Sab – Dom 10-19
Intero: 12€ – Ridotto: 9€
www.maxxi.art