Un’esposizione che ripercorre l’intera carriera dell’artista
Figure portentose, volumi esagerati, colori vivaci che riempiono lo sguardo di meraviglia – lo stile e gli universi iperrealisti di Botero sono tra i più conosciuti e amati al mondo e, dal 17 settembre fino al 19 gennaio, sarà possibile immergersi nell’immaginario dell’artista colombiano grazie alla mostra organizzata a Palazzo Bonaparte.
Circa 120 opere tra dipinti, acquerelli, sanguigne, carboncini, sculture e alcuni straordinari inediti, prestati eccezionalmente solo per questa mostra, saranno esposte nelle prestigiose sale del palazzo romano. L’esposizione, curata dalla figlia Lina Botero insieme a Cristina Carrillo de Albornoz, esperta di fama internazionale dell’opera dell’artista, inaugura una stagione artistica di grande rilievo nell’ambito dell’anno del Giubileo e si propone di illustrare il percorso artistico di Botero attraverso undici sezioni tematiche.
Fernando Botero, autore di opere iconiche entrate nell’immaginario collettivo, nasce in Colombia nel 1932. Fin dalla giovanissima età inizia a dipingere, abbandonando gli studi per diventare matador e dedicarsi invece all’arte. La sua affermazione sulla scena internazionale avviene nel 1961, quando il Museum of Modern Art di New York acquisisce il suo dipinto Monna Lisa all’età di dodici anni (1959). Questo evento segna l’inizio di successo globale che durerà fino alla sua morte avvenuta appena un anno fa, il 15 settembre 2023.
È un’occasione straordinaria per celebrare il primo anniversario della morte di mio padre in Italia, un Paese che ha significato molto per lui e per il suo lavoro” ha confermato la figlia durante la Conferenza stampa.
Botero e l’influenza dei pittori della tradizione italiana
Il forte legame del pittore colombiano con l’Italia è infatti innegabile e, in questa mostra, diviene evidente grazie all’esposizione di opere che rendono omaggio ai capolavori del Rinascimento. Come Cristina Carrillo De Albornoz conferma “In Italia, a 20 anni, quando (Botero) si confrontò con i capolavori del Rinascimento italiano, in particolare Piero della Francesca, Paolo Uccello e Masaccio, con forme massicce e colori straordinari, avvenne la sua “metamorfosi”.
Non a caso, la prima sezione della retrospettiva si apre con un’opera mai esposta prima: Omaggio a Mantegna del 1958, un prestito proveniente da una collezione privata statunitense, recentemente scoperta da Lina Botero tramite Christie’s.
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In questa mostra saranno presenti anche reinterpretazioni di celebri capolavori della storia dell’arte, come la Fornarina di Raffaello, il famoso dittico dei Montefeltro di Piero della Francesca, i ritratti borghesi di Rubens e il Ritratto dei coniugi Arnolfini di Van Eyck, fino alle ultime opere di Botero realizzate nel 2023, tra cui il grande acquerello dell’Odalisca.
Botero e l’umanità delle forme
In tutto il percorso espositivo, non mancheranno saltimbanchi, figure femminili, matadores, ballerine: i personaggi di Botero spaziano dal mondo religioso a quello politico, dal circo alla corrida, con la tauromachia al centro delle rappresentazioni e anche di una sala della mostra in cui luci, musica e riflessi si uniscono per creare uno spettacolo magico e suggestivo.
Da una donna svestita che si ammira nello specchio del bagno a un uomo che fa un pisolino sul tavolo dopo un picnic, Botero dipinge la natura umana in una prospettiva empatica e ironica che non delude mai. In questa mostra, potrete inoltre ammirare anche delle magnifiche raffigurazioni floreali e di natura morta che esaltano lo stile e il genio di Botero.
Fino al 19 Gennaio 2025
PALAZZO BONAPARTE
Piazza Venezia, 5
Orari:
Dal lunedì al giovedì 9.00-19.30, venerdì, sabato e domenica 9.00-21.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Biglietti:
Intero 16.00€