La nuova mostra dedicata alle opere e all’identità dell’artista e writer inglese
Dopo la prima esposizione A Visual Protest chiusa lo scorso marzo, il Chiostro del Bramante di Roma dedica una seconda mostra allo street artist dall’identità misteriosa in collaborazione con Butterfly & David Chaumet-Butterfly Art News. 250 opere provenienti da collezioni private per scoprire, conoscere e riconoscere Banksy e la sua ironia graffiante. Un percorso tra le opere realizzate dall’artista di Bristol dal 1999 al 2020 con sezioni tematiche sui lavori divenuti icone e sui temi fondamentali dell’artista: opere intrise di denuncia sociale e di una visione della realtà personalissima e a tratti dissacrante.
Topi, scimmie, bambini soldato, espressioni di una protesta per immagini dell’artista senza volto più noto di sempre, tornano alla carica nel tempio del Rinascimento. Più che un ritorno, quella di Banksy al Chiostro del Bramante è un’indagine più approfondita, inedita e enciclopedica sullo street artist più celebre e irriverente al mondo. Dopo il successo della prima mostra, un nuovo appuntamento – il cui titolo, All About Banksy preannuncia già il carattere di questa nuova avventura – aspetta il pubblico fino al prossimo 9 gennaio.
Lo street artist sotto la lente: un Banksy inedito in mostra al Chiostro
Le novità? Duecentocinquanta opere provenienti da collezioni private che sviluppano una narrazione più approfondita della poetica dell’artista grazie al contributo di Butterfly & David Chaumet – Butterfly Art News che, per la prima volta in occasione di un’esposizione, aprono il loro archivio in modo così completo.
Il Chiostro del Bramante colpisce ancora di più nel segno, e lo fa con un affondo che pone ancora di più sotto la lente il lavoro dello street artist, evidenziando, al tempo stesso, i suoi variegati campi di intervento.
Ovunque si sente parlare di Banksy. Ma cosa sapete di lui se non che è famoso e che la sua identità è ignota? Abbiamo documentato la sua carriera dall’inizio degli anni Duemila, tra la strada e le mostre e ora apriamo il nostro archivio.
spiegano i curatori Butterfly & David Chaumet – Butterfly Art News.
Dall’ultimo lavoro sulle mura del carcere di Reading (UK), dove fu detenuto Oscar Wilde, per denunciarne lo stato di abbandono dal 2013, fino all’asta milionaria a favore del sistema sanitario britannico, con l’aggiudicazione dell’opera Game Changer per 16,75 milioni di sterline, il fenomeno Banksy trascina e sconvolge.
Anche questa volta l’allestimento al Chiostro si presenta arioso, regalando ai visitatori un percorso ordinato e illuminante. La presenza di opere realizzate con tecniche e supporti differenti, insieme a una contestualizzazione degli interventi pubblici e delle esposizioni è un altro punto di forza della mostra.
Dismaland: dove i bambini non possono entrare
Una chicca? Forse l’approfondimento su Dismaland, un parco tematico a tema apocalittico, indubbiamente non adatto ai bambini, dove un castello disneyano abbandonato, accanto a una gigantesca girandola color arcobaleno, aggrovigliata nella plastica, contribuisce a trasformare un “amusement park” (parco di divertimenti) in un “bemusement park”, il regno del disorientamento con evidenti richiami all’attualità, a questioni riguardanti l’ambiente, il consumismo, la politica. L’opera ricorda un intervento dell’artista che, nel 2015, scelse Weston-super-mare, una deprimente località balneare nei pressi di Bristol, per accogliere una mostra temporanea con le opere di 58 artisti contemporanei internazionali.
A scandire la protesta per immagini del “terrorista dell’arte”, i primi Black Books, la politica, la religione, la guerra, i diritti dell’infanzia, i fenomeni migratori, i rifugiati, la società, il mercato dell’arte.
Una nuvola intorno a Cosette
E così incontriamo Cosette, la protagonista de “I Miserabili”, di fronte all’ambasciata francese a Londra. Sul pavimento, una lattina diffonde una nuvola di gas lacrimogeno che fa piangere la ragazzina. Banksy denuncia in questo modo l’utilizzo di gas lacrimogeni contro i rifugiati nel campo “The Jungle” a Calais. Basta inquadrare con lo smartphone il codice QR per essere indirizzati a un video-denuncia sulle condizioni dei profughi.
“In futuro tutti saranno anonimi per 15 minuti”
Non mancano in mostra i riferimenti a Andy Warhol, dal quale Banksy si distanzia, ad esempio trasformando la celebre frase del re della pop art – “In futuro tutti saranno famosi per 15 minuti” – in una vera dichiarazione visionaria riguardo l’onnipresente cultura dei reality, riprodotta con lo spray su uno schermo televisivo: “In futuro tutti saranno anonimi per 15 minuti”.
Anche “Soup Cans” è un ovvio riferimento alle celebri “Campbell’s Soup Cans” del 1962 firmate Warhol. Ma a differenza del collega americano, Banksy sferza aspramente l’industria alimentare, prendendosela in particolare con la catena inglese di supermercati Tesco.
Fortemente iconico è il primo murales realizzato dall’artista in Italia. È del 2004 e ci porta a Napoli, dove una Madonna in estasi, con un’arma sopra di sé, simile a un’apparizione, invita a riflettere sulle contraddizioni sociali della città nella quale un radicato sentimento religioso convive con una criminalità diffusa.
Il sogno infranto di Cinderella
E l’incantato regno delle favole? C’è anche questo nell’enciclopedia Banksy che si svela al Chiostro del Bramante. L’artista vi attinge per avvertirci dei rischi della fama. La vita da favola della principessa Lady Diana è finita tragicamente, circondata da paparazzi, come ricorda una Cinderella a testa in giù, schiacciata dalla sua stessa zucca incantata.
L’immancabile bambina con il palloncino a forma di cuore, apparsa per la prima volta sui muri di Londra nel 2002, e utilizzata dodici anni più tardi per la campagna “”Stand with Syria”, affianca l’iconico “Love is in the air”.
Banksy e i Blur
Vi lasciamo il compito di svelare il mistero del manifesto Barely Legal del 2006 – per il quale Banksy si ispira alla fotografia di una Demi Moore ventottenne, fotografata da Annie Liebowitz, incinta di sette mesi del suo secondo figlio – mentre ci addentriamo nell’ultima parte della mostra dedicata alle collaborazioni dello street artist con cantanti e gruppi musicali, tra questi i Blur. Tra fotografie, copertine, manifesti, locandine, libri, dischi emerge un Banksy che forse non abbiamo mai visto, mentre tre video invitano il pubblico a rivivere i momenti più significativi del suo percorso. Tra questi un documentario esclusivo e inedito che ripercorre i suoi prolifici vent’anni di carriera.
ALL ABOUT BANKSY EXHIBITION 2 è aperta al pubblico dal lunedì alla domenica dalle 10 alle 21 (la biglietteria chiude un’ora prima). Aperture straordinarie sono previste il 2 giugno, 29 giugno, 15 agosto dalle 10 alle 21. Informazioni e prenotazioni al numero + 39 06 68 80 90 35
Dal 5 maggio 2021 al 9 gennaio 2022
Chiostro del Bramante
Via Arco della Pace, 5 (Centro Storico)
Orari di apertura
Tutti i giorni 10.00-21.00
Biglietti
Lunedi – Venerdi = €15
Sabato – Domenica = €18